Cos’è il “Digital Wellness” e come renderlo parte della tua organizzazione.

Published
22 marzo, 2022
Cos'è il digital wellness e come renderlo parte della tua organizzazione?
Il Digital Wellness (benessere digitale in italiano) è la capacità di creare e mantenere una relazione sana con la tecnologia, usandola per raggiungere i nostri obiettivi e non come distrazione o ostacolo. Se riusciamo a controllare la tecnologia e a mantenere un rapporto positivo con essa, possiamo usarne il pieno potenziale per trarne vantaggi, sfruttando a pieno i suoi benefici.

Basti pensare a come si sono evolute le abitudini tecnologiche degli ultimi anni. È difficile immaginare che solo 13 anni fa, poco prima dell’uscita del primo iPhone, non fossimo costantemente in contatto tramite l’utilizzo degli odierni dispositivi tecnologici.

Ad oggi, le nostre abitudini sono variate parecchio rispetto al passato tanto che, Spendiamo online praticamente lo stesso tempo che spendiamo (o almeno, dovremmo spendere) dormendo. L’utente medio passa online circa 7 ore al giorno, vale a dire circa il 42% del nostro tempo di veglia se diamo per scontato un riposo di 7-8 ore. La nostra giornata si plasma intorno all’ utilizzo di apparecchi tecnologici e molte volte ci capita, senza nemmeno accorgercene, di utilizzare più dispositivi nello stesso momento.

È vero che il loro avvento ci ha semplificato parecchio la vita, ormai infatti basta un click per essere in contatto con persone che si trovano dall’altra parte del mondo, controllare i messaggi o fare un acquisto online, ma dovremmo essere consapevoli che questo sovraccarico sensoriale, molte volte, non influisce positivamente sulla nostra salute e che il rapporto con il mondo tecnologico deve poter essere gestito in modo consapevole e responsabile.

Ad accelerare fortemente la cultura digitale ha influito senza dubbio la pandemia di Covid-19 poiché molte aziende hanno reso per la prima volta la modalità di lavoro da remoto un’opzione per i propri dipendenti. Dato che ormai le tecnologie digitali permeano la nostra vita di tutti i giorni, è diventato sempre più importante considerare l’impatto che queste stanno avendo sul nostro benessere.

Ed è per questo che si parla tanto dell’importanza del digital wellbeing, ovvero del benessere digitale. Esso consiste nel creare e mantenere un rapporto sano ed equilibrato con la tecnologia, non solo sul posto di lavoro, ma anche e soprattutto nella vita personale.È nostra responsabilità “usare” la tecnologia con uno scopo “superiore”. E non essere usati. Il raggiungimento di un equilibrio relativo al suo utilizzo è l’obiettivo che tutti noi dovremmo porci. Ma come? Cambiando le nostre abitudini ed iniziando a dedicare ai dispositivi solo il tempo necessario, senza esagerare.

Fare una scelta drastica e cambiare i nostri comportamenti è davvero molto importante. La crescente popolarità del benessere digitale è dovuta all’aumento del così detto “tech stress”, un nuovo termine che definisce gli effetti psicofisici negativi dell’era digitale.

Svariati sono gli effetti negativi di un eccessivo utilizzo della tecnologia. Tra questi ricordiamo:
  • Cattiva qualità del sonno o insonnia: l’utilizzo del telefono prima di andare a dormire non aiuta le nostre menti a ‘disconnettersi’ e non concilia il sonno. E’ fondamentale mettere il telefono in modalità notturna durante la notte, le notifiche possono infatti peggiorare la qualità del nostro riposo.
  • Mancanza di relazione con altre persone: la nostra ossessione digitale può danneggiare le nostre relazioni personali e impedirci così di sviluppare connessioni più profonde nella vita reale.
  • Difficoltà di concentrazione: Quante volte vi è capitato di essere concentrati sul lavoro o impegnati in un’attività con la famiglia, ed essere distratti da una notifica sul vostro smartphone? La tecnologia può disturbare e diminuire la nostra capacità di concentrazione.
    Secondo la University of California, Irvine, sul posto di lavoro siamo interrotti ogni 180 secondi. Una volta che siamo stati interrotti, ci vogliono in media 23 minuti per riprendere la concentrazione ed essere in grado di continuare l’attività interrotta.

Non dimentichiamo, però, che la tecnologia ci è di supporto ogni giorno e che non deve essere vista come un nemico dal quale difendersi. Piuttosto, dovremmo imparare ad utilizzarla ed includerla nella nostra quotidianità in modo sano e corretto.

Esistono numerose best practice che possiamo mettere in pratica per la nostra salute e per un miglior benessere digitale, come ad esempio:
  • L’implementazione di limiti di tempo per lo schermo.
  • L’uso di occhiali che bloccano la luce blu per alleviare l’affaticamento della vista
  • La disattivazione delle notifiche sui dispositivi mobili per evitare interruzioni costanti.
  • Mantenere abitudini sane come l’attività fisica, un’ alimentazione equilibrata e regolari cicli di sonno.

Il rapido aumento del lavoro da remoto ha influenzato negativamente alcuni aspetti della vita dei dipendenti. Molte aziende hanno compreso che i dipendenti “sani” sono quelli più coinvolti e produttivi e hanno già istituito programmi per promuovere il benessere digitale, che non è molto diverso da quello tradizionale.

Si tratta di permettere ai dipendenti di prendersi il loro tempo per staccare dalle responsabilità e dagli schermi, rilassandosi e dedicandosi a loro stessi.

Sebbene l’uso eccessivo della tecnologia abbia un impatto negativo sul benessere digitale, esistono numerose app e tecnologie per supportare il benessere dei dipendenti.

Beaconforce, ad esempio, aiuta le aziende a monitorare il livello di stress delle persone. Questo permette all’azienda di prevenire situazioni critiche come il burnout e di sviluppare strategie che garantiscano il benessere digitale delle proprie persone, aumentando performance e produttività.
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