Abbiamo tutti sentito questa frase almeno una volta “Si predica bene e si razzola male”. Questo è il modo migliore per esprimere il benessere di facciata. E’ normale dire che la tutela del benessere di aziende e dipendenti sono una caratteristica che, negli ultimi paio d’anni, ha smesso di essere un’opzione diventando una regola. Ed è ormai evidente che lo rimarrà per molto tempo.
Semplicemente è la tendenza di alcune imprese a organizzare attività o proporre servizi che in teoria promuovono il benessere del personale, ma che nella pratica non portano nessun miglioramento alla salute dei e delle dipendenti.
In poche parole non è tutto oro quel che luccica.
Come dipendenti, è importante riconoscere la presenza di questi specchietti per le allodole e non cadere vittime della superficialità. Lezioni di yoga, partite a calcio balilla e succhi di frutta non sono benefit che contribuiscono al benessere aziendale.
La verità è che però il benessere è qualcosa di complesso, che cambia da persona a persona e che muta nel tempo. Per questo le attività che favoriscono il benessere in azienda devono creare circostanze che impattino positivamente ogni individuo e i suoi bisogni.
A volte bisognerebbe prendersi del tempo per parlare con i colleghi. Chiedersi se le iniziative che mettono in atto i datori di lavoro sono soddisfacenti.
Sono di grande impatto? Si sentono meno stressati? Si sentono più “coccolati”?
Per ogni iniziativa di benessere aziendale, dovrebbero essere interrogati i dipendenti. Come sai cosa offrire ai tuoi dipendenti se non sai ciò di cui hanno bisogno? Appunto, non si può!
Ogni azione volta al benessere dei dipendenti deve avere come scopo quello di fare intendere loro che il datore di lavoro sta investendo per il loro benessere e sviluppo contemporaneamente alla crescita dell’azienda.
I datori di lavoro devono prendere in considerazione cosa stanno affrontando al momento le loro risorse.
L’aumento del costo della vita sta impattando moltissimo il benessere psicofisico dei dipendenti. In che modo lo stanno affrontando?
Come abbiamo detto molte volte, il benessere dei dipendenti deve essere considerato a livello individuale. Abbonamenti gratuiti alla palestra, caffè illimitato e un biliardino funzionano per alcuni ma non per tutti.
Come dipendenti, dobbiamo prendere l'iniziativa per capire qual è, per noi, il vero significato di benessere e cosa ci aspettiamo dai nostri datori di lavoro.
Dobbiamo anche ricordare che qualsiasi schema di benessere è fatto con le migliori intenzioni ma a volte non è pratico o utile per i diretti interessati.
Quindi, qual è la soluzione?
Diamo un'occhiata ad alcuni esempi di benessere dei dipendenti:
1.Accesso facilitato alle risorse per la salute mentale:
I giovani lavoratori, in particolare, hanno fatto sapere che la loro salute mentale è un valore non negoziabile. Può sembrare un gioco da ragazzi nel nostro clima attuale ma, uno studio condotto da Ginger nel 2021 ha rilevato che, mentre il 70% dei CEO afferma di accettare i problemi di salute emotiva e mentale sul posto di lavoro, solo il 35% dei dipendenti crede che ciò sia vero .
Lavorare da casa durante la pandemia ha dimostrato che riusciamo ad essere produttivi a casa come in ufficio e rinunciare a questa flessibilità non è un opzione per molte persone.
Ma non dimentichiamo che abbiamo esigenze individuali. Alcuni dei nostri colleghi potrebbero preferire essere in ufficio per socializzare e collaborare e le loro necessità non dovrebbero passare inosservate. I datori di lavoro dovrebbero fornire strutture in cui tutte queste diverse esigenze siano soddisfatte.
Assicurati che il tuo datore di lavoro abbia una strategia per il benessere dei dipendenti che sia pratica e possa evolversi!
Il tuo datori di lavoro devono prima capire l'importanza del benessere ed essere pronto/a ad investire in esso con tutto il cuore.
In qualità di dipendente, identifica le variabili che puoi monitorare, misurare e riferire all'interno del tuo team. Tenendo questo in considerazione, mettile in discussione se le cose non vanno come dovrebbero, rendi i tuoi leader consapevoli che c'è un potenziale problema, chiedendo loro come intendono affrontarlo.
Scopri quali iniziative per il benessere possono avere un'influenza positiva sui i membri del tuo team.
Assicurati che il tuo datore di lavoro svolga una ricerca per capire cosa sta influenzando il team in questo momento e per identificare in che modo ciò sia influenzato in base ai dati demografici, all'ubicazione o al ruolo aziendale dei dipendenti e costruisca, in questo modo, un approccio più mirato e personalizzato.
Avere una serie di diverse iniziative per il benessere può sembrare pratico, ma potrebbe potenzialmente avere un impatto rischioso se non influisce sulle esigenze individuali dei dipendenti.
Comprendi appieno come implementare le strategie di benessere all'interno della tua azienda.
Un grave problema nella maggior parte delle strategie per il benessere è il fatto che la maggior parte di esse passa inosservata. Dopo l'invio di una nuova polizza o vantaggio, arriva rapidamente in fondo alla nostra casella di posta elettronica per poi essere dimenticata... forse per sempre.
Come dipendente, osserva quali benefit hai a disposizione e dedica del tempo a capire cosa significa per te e per il tuo team. Condividi queste informazioni con i tuoi colleghi e aiutali a capire di cosa si tratta, quale livello di supporto potrebbe essere fornito e, cosa più importante, consentire un facile utilizzo per loro e la loro famiglia.
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